Primavera: pulci, zecche e flebotomi. Ecco come difendersi
Come ben sappiamo i parassiti come pulci, zecche e flebotomi, questi ultimi conosciuti anche con il nome di pappataci, causano e trasmettono malattie dannose per il cane ed il gatto.
Con l’arrivo della bella stagione questi pericoli aumentano sempre più ed è proprio in questa parte dell’anno che per i parassiti comincia la fase di massima attività!
Questo, però, non deve spaventarci perché un’adeguata conoscenza riguardo a questi ospiti indesiderati, ci può aiutare a fare scelte consapevoli che possono proteggere e salvaguardare i nostri amati pets.
Un’ottima scelta preventiva è quella di non attendere che il problema si presenti, ma agire preventivamente mettendo in atto interventi di prevenzione adeguati.
COME PROTEGGERLI:
È molto importante sapere che nessun animale è immune da infestazioni parassitarie ed, oltretutto, i sintomi delle malattie che ne derivano sono inizialmente poco visibili.
Fortunatamente esistono dei prodotti adeguati che sono utili a prevenire e proteggere i nostri amici a quattro zampe, come ad esempio le pipette “spot on”, lo spray, gli shampoo, i collari antiparassitari e per finire le compresse ingeribili.
Tutti questi prodotti hanno modalità di utilizzo e di somministrazione differenti e ciascuno di noi ha l’opportunità di scegliere quale sia il più adatto al proprio animale.
Questi temibili ospiti rappresentano infatti, una pericolosa minaccia soprattutto per cani e gatti che frequentano spesso spazi aperti, ciò non toglie che anche animali che vivono prevalentemente in casa possono infettarsi durante le uscite in guardino o semplicemente facendo una passeggiata. Ricordiamo, dunque, che nessun animale ne è immune!
Una malattia, in particolare, ci deve destare quale preoccupazione maggiore: la leishmaniosi infantum.
CHE COS’É LA LEISHMANIOSI?
La leishmaniosi è una grave patologia che viene tramessa grazie alla puntura del flebotomo (pappatacio), ovvero un insetto ematofago che funge da vettore.
I flebotomi hanno la peculiare caratteristica di essere particolarmente silenziosi durante il volo (da qui il nome pappa-tacio), ed inoltre, la loro dimensione è alquanto ridotta a 2-3mm, rendendolo poco più piccolo di una zanzara. È proprio a causa della loro dimensione che i pappataci sono considerati fra i parassiti più insidiosi, perché non sempre ci si accorge della loro presenza e diventano praticamente “invisibili”.
Esattamente come le zanzare, i pappataci si nutrono di sangue e sono attivi durante il crepuscolo a partire dai primissimi caldi primaverili fino a tardo autunno.
QUALI SONO I SEGNALI DELLA MALATTIA?
I sintomi più frequenti della presenza di leishmaniosi sono i più differenti e possono emergere a seconda degli organi colpiti: cute, occhio, reni, oppure possono avere carattere sistemico come dimagrimento, stanchezza, vomito e perdita di appetito. Questi sono solo alcuni dei segnali che possono presentarsi durante il corso della malattia.
Il soggetto maggiormente colpito dalla puntura da pappatacio è il cane, mentre il gatto è meno interessato essendo naturalmente più resistente alla leishmaniosi. Tuttavia, è bene specificare che questa infezione non sempre comporta l’insorgere di questa patologia, infatti può accadere che alcuni cani rimangono asintomatici per tutta la loro vita.
Nonostante ciò, non dobbiamo abbassare la guardia perché la leishmaniosi è anche una zoonosi, ossia una malattia che si può trasmettere dall’animale all’uomo, sempre attraverso la puntura del pappatacio.
AZIONI PREVENTIVE:
A differenza di quanto succede per l’uomo, che, curato, guarisce dall’infezione, le terapie attualmente disponibili non sono in grado di eradicare completamente la leishmania nel cane anche se possono indurre la remissione della patologia per un periodo di tempo più o meno lungo, naturalmente a patto che la leishmaniosi venga diagnosticata per tempo.
La prevenzione consiste nell’adottare una serie di provvedimenti per ridurre il rischio che il cane venga punto dai pappataci: ad esempio limitare le passeggiate serali, farlo dormire in casa durante le ore notturne, installare delle zanzariere a maglie fitte alle finestre e fare uso di prodotti repellenti specifici, espressamente indicati per proteggere dalla puntura dei flebotomi.
Poiché non esistono farmaci in grado di guarire la malattia, l’adozione contemporanea di tutti questi provvedimenti rappresenta attualmente l’unica arma disponibile per proteggere il cane. La prevenzione rappresenta anche uno strumento fondamentale per ridurre il rischio di diffusione della malattia, poiché i cani infetti rappresentano il “serbatoio” dell’infezione: attraverso la puntura, infatti, i flebotomi possono assumere il parassita e trasmetterlo, in seguito, ad altri animali sani.